Buoni Mensa in Polizia 2023

Lo studio ha ottenuto una sentenza fino ad oggi unica in Italia sul diritto dei poliziotti ai buoni mensa. Ve ne parliamo nel post di oggi.

Tempo di lettura: 4 minuti

Cosa dice la legge a proposito dei buoni mensa per le Forze dell’Ordine?

Ricordiamo che l’art. 1 lettera c della L. 203/1989 e l’art. 35 del D.P.R. n. 254/1999 dettano la normativa di riferimento in materia di mense di servizio per la Polizia di Stato.

Queste norme obbligano l’Amministrazione a garantire delle mense per il personale che presta servizio in località di preminente interesse operativo o in sedi disagiate. Se tali mense non ci sono, l’Amministrazione deve provvedere con un servizio in convenzione, oppure con dei ticket mensa in busta paga.

Altre norme stabiliscono poi quali sedi debbano intendersi disagiate. Tra di esse rientrano quasi tutti gli scali aeroportuali italiani.

Il caso Polaria

La Polaria di Treviso a fine 2019 revocava i tickets mensa ai poliziotti addetti all’aeroporto locale.

Questo perchè riteneva sufficiente la mensa presente presso la sede della Questura di Treviso, all’interno del medesimo Comune ma a qualche chilometro di distanza dall’aeroporto. Però, anche di recente, una circolare ministeriale aveva confermato disagiata quella sede lavorativa.

Lo Studio impugnava per conto del Sindacato Coisp il provvedimento al TAR Veneto, sul presupposto che la mensa della Questura è comunque difficilmente raggiungibile dai poliziotti nel poco tempo a disposizione per la pausa pasto, affrontando il traffico degli orari di punta.

La sentenza del TAR Veneto e l’ordinanza del Consiglio di Stato sui buoni mensa

Il TAR Veneto a febbraio 2021 ha accolto il ricorso dello studio con la sentenza n. 199 del 11.02.2021, che ha ristabilito il diritto ai buoni mensa, inclusi gli arretrati. Inoltre ha anche condannato l’Amministrazione a rifondere le spese legali ai poliziotti.

In seguito l’Amministrazione ha appellato la sentenza al Consiglio di Stato, che però ha rigettato la domanda cautelare della Polaria e l’ha di nuovo condannata a rifondere le spese legali ai poliziotti. Quindi, in attesa della decisione definitiva sull’appello, l’Amministrazione deve pagare regolarmente i buoni mensa al personale.

Cosa significa nei fatti?

Per ora due decisioni storiche ed uniche in Italia hanno dato ragione ai poliziotti. I buoni mensa spettano anche se l’Amministrazione ha una mensa all’interno del medesimo Comune, ma distante dalla sede di lavoro.

Come è andata a finire?

Da ultimo, il Consiglio di Stato con la sentenza n.5007 del 19.05.2023 ci ha dato definitivamente ragione e ha stabilito, una volta per tutte, che i dipendenti hanno diritto ai buoni mensa se raggiungere la mensa di servizio comporta un disagio eccessivo a causa della distanza con la sede di lavoro.

Non basta quindi che esista una mensa di servizio all’interno dello stesso comune in cui è situata la sede di servizio: bisogna che sia nella medesima sede del posto di lavoro. Altrimenti, sono dovuti i buoni mensa o buoni pasto.

E anche in questo caso, il Consiglio di Stato ha condannato l’Amministrazione dell’Interno a pagare tutte le spese legali.

La Sentenza del Consiglio di Stato n.5007 del 19.05.2023

Questa sentenza, unica in Italia, è definitiva e tutte le Amministrazioni in Italia vi si dovranno necessariamente conformare.

Da oggi, quindi, i pubblici dipendenti e segnatamente forze dell’ordine e militari hanno una tutela in più, grazie alla sentenza conseguita dal nostro Studio!

Il risultato di successo è stato reso possibile in virtù del fatto che lo Studio può vantare competenze radicate sia nell’ambito del Diritto del Lavoro, che nel Diritto Amministrativo e quindi può avere una più ampia visione d’insieme.

Cosa fare se vi trovate in situazione analoga?

Lo studio tratta da decenni le cause di lavoro e servizio del personale delle Forze dell’Ordine, in più l’avv.Chiara Daneluzzi è anche cassazionista. Siamo convenzionati con il COISP Venezia e se ti trovi in una situazione simile a quella descritta, richiedici una consulenza.
Siamo disponibili da remoto oppure nelle nostre sedi di Venezia, Treviso e Pordenone, previo appuntamento

Avv. Chiara Daneluzzi
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