Sai cosa sia il diritto amministrativo? Ne hai mai sentito parlare? E sai a quale avvocato rivolgerti quando hai un problema di diritto amministrativo? Nell’articolo cercheremo di capirne di più.
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La materia amministrativa
Cominciamo col dire che il diritto amministrativo è un mondo a parte nel panorama del diritto. Comprende tutti i rapporti tra il cittadino e la Pubblica amministrazione, che spesso vedrai indicata anche come PA. Si tratta dello Stato in tutte le sue articolazioni, cioè Ministeri, Regioni, Province, Comuni. Ma comprende anche consorzi, autorità pubbliche, amministrazioni autonome ed aziende partecipate.
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ll diritto amministrativo comprende sia le norme che regolano i rapporti tra cittadini e amministrazione, sia quelle che regolano il processo dedicato a questi rapporti.
Come regola generale, il rapporto tra cittadino ed amministrazione è alla pari. Il cittadino ha diritti che si possono far valere. L’insieme di questi rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione è il diritto amministrativo.
Alcuni esempi di diritto amministrativo
Il Comune non ti rilascia un permesso di costruire che hai chiesto? Oppure ti ordina la demolizione di un immobile abusivo o pericolante? Si tratta di diritto amministrativo, più precisamente dell’urbanistica ed edilizia.
Ancora, vorresti ricorrere contro la bocciatura di tuo figlio? Si tratta, di nuovo, di diritto amministrativo.
Oppure hai partecipato ad un concorso per l’assunzione nel pubblico impiego e ti escludono, o ti passa davanti un candidato con meno titoli. Siamo sempre nell’ambito del diritto amministrativo.
Gestisci una concessione e il Comune te la revoca? Si tratta sempre di diritto amministrativo, precisamente concessioni. La pubblica amministrazione non risponde ad una tua istanza o richiesta? Siamo sempre nella materia amministrativa.
Anche i casi in cui vale il silenzio-assenso rientrano nel diritto amministrativo. Abbiamo scritto un articolo in proposito.
Insomma, il diritto amministrativo è un vero universo a parte col quale però abbiamo tutti a che fare ogni giorno.
Quali rimedi ho a disposizione?
Il procedimento amministrativo prevede sempre la partecipazione del cittadino, pensiamo alle osservazioni che si possono inoltrare ai sensi dell’articolo 10 L. n. 241/90. A proposito: è sempre bene tenere la normativa a portata di mano quando si ha a che fare con la pubblica amministrazione!
Infatti, salvo pochissime eccezioni, il cittadino ha sempre diritto di prendere visione degli atti del procedimento e inviare note ed osservazioni.
Quindi il cittadino può sempre scrivere alla amministrazione e far presente le cose che secondo lui non sono corrette. In molti casi c’è poi la possibilità di proporre un ricorso amministrativo o gerarchico, che significa impugnare per iscritto una decisione amministrativa chiedendone la modifica. Tuttavia se queste azioni non portano i risultati sperati, non resta che ricorrere in giudizio.
In quali casi posso ricorrere?
Non possiamo impugnare un provvedimento amministrativo solo perché non ci piace. Si può impugnare solo il provvedimento illegittimo, che cioè vìola la legge. Però è molto complesso individuare correttamente i vizi di un provvedimento amministrativo. Occorre rivolgersi ad un avvocato esperto nella materia.
“Individuare male o trascurare alcuni vizi significa sanare definitivamente un provvedimento anche se illegittimo. Dopo non si potrà più fare nulla.”
Il futuro dell’Avvocatura è certamente la specializzazione. Data la sempre maggiore complessità del quadro normativo che caratterizza la nostra società ed economia, con il DM 163/2020, lo Stato si è preoccupato di fornire una sorta di “bollino” per le specializzazioni. Un percorso sicuramente solo all’inizio, ma che darà sicuramente vantaggi ai futuri clienti.
Davanti a quale giudice per il diritto amministrativo?
Il giudice che che tratta il diritto amministrativo è il Tribunale Amministrativo Regionale, o TAR. Ne avrai sentito parlare. Il giudice d’appello invece è il Consiglio di Stato. Ricordiamo poi che per impugnare un provvedimento amministrativo abbiamo un termine inderogabile di 60 giorni: se lo perdiamo, non potremo più fare nulla.
Puoi anche impugnare un provvedimento amministrativo avanti il Capo dello Stato, senza avvocato. Si fa con un ricorso straordinario entro 120 giorni. Inutile dire che questa è però una scelta molto rischiosa!
La controparte può sempre chiedere di spostare la causa avanti al TAR, e se hai commesso errori o perso termini non si potrà più rimediare! Dunque è meglio evitare questa strada e rivolgersi sempre ad un avvocato esperto nel diritto amministrativo.
Quale avvocato per il diritto amministrativo?
Ma da quale avvocato andare se hai uno dei problemi descritti più sopra?
Ti serve un avvocato amministrativista, cioè l’avvocato esperto nel diritto amministrativo. L’amministrativista è competente a trattare le questioni di diritto amministrativo avanti il TAR ed il Consiglio di Stato.
Un consiglio da parte dello studio
Per sapere se l’avvocato che vuoi incaricare è un amministrativista puoi cercare il suo nome tra gli iscritti ad una associazione di avvocati amministrativisti. Magari proprio ad una importante come l’Associazione Amministrativisti Veneti.
Si tratta di una associazione professionale che raggruppa avvocati esperti nel diritto amministrativo che trattano in prevalenza questa materia, e ha lo scopo di assicurarne la formazione professionale e lo standard di competenza.
Un ultimo suggerimento
Un ultimo consiglio: rivolgiti ad un legale per una consulenza fin dai primi rapporti con l’amministrazione senza aspettare i problemi.
La giusta consulenza oggi, può evitarti una causa domani, o permetterti addirittura di vincerla se questa sarà inevitabile.
Lo Studio è abilitato a trattare diritto amministrativo?
Sicuramente SÌ. Lo Studio Legale Daneluzzi tratta da decenni di diritto amministrativo, ottenendo molti successi in materia.
L’avv. Chiara Daneluzzi è avvocato amministrativista sin dal 1999, tratta ed è esperto in controversie con la Pubblica Amministrazione ed è membro della prestigiosa Associazione Avvocati Amministrativisti. Lo Studio può offrire sia consulenza che assisterti in giudizio e patrocina ricorsi avanti TAR e Consiglio di Stato, essendo l’avv. Daneluzzi anche Cassazionista.
Affidatevi a noi con fiducia nelle sedi di Venezia, Treviso e Pordenone.
Professionalità e Competenza dalla TUA parte
Fonda lo Studio Legale Daneluzzi nel 2013, continuando ad occuparsi in maniera prevalente del diritto del lavoro e diritto amministrativo. Diventa Cassazionista nel 2016. È referente legale del sindacato di polizia COISP Venezia e regionale, e del sindacato dei medici SNAMI Venezia. Opera a Venezia, Treviso e Pordenone.
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